Gli oggetti
A ventisette anni inizio a trovare oggetti ricorrenti sulla strada: le scarpe sono quelle su cui si apre il sipario.
Seguiranno guanti, tappi di spumante, cibo, carte da gioco, fiori e rose.
La ricorrenza colpisce l'attenzione poiché sembra celare un messaggio: gli oggetti parlano e si raccontano.
Come fanno le persone.
Come fanno i luoghi.
Come fanno le persone.
Come fanno i luoghi.
In storie vere o verosimili.
Ogni foto è vita: ogni foto è un mondo che vuole essere narrato.
Storie sintetiche, concise, incisive.
Storie sintetiche, concise, incisive.
Come i dettagli dove spesso ricerco un senso.
Le fotografie presenti su questo blog, sono state scattate nell'arco di tredici anni di vita.
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Le fotografie presenti su questo blog, sono state scattate nell'arco di tredici anni di vita.
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Quando
2002: venticinque anni, lascio il lavoro (un bel lavoro) e mi iscrivo allo IED Comunicazione.
Da quel punto in poi, non sarà più possibile tornare indietro: niente di ciò che vedo e di ciò che sento sarà più uguale a prima.
Il movimento diventa necessità e lo sguardo cambia.
Ma bisogna viaggiare con occhi e cuore aperti.
Ma bisogna viaggiare con occhi e cuore aperti.
2005: laureata, giro in bicicletta d'estate. Incontro il primo paio di scarpe abbandonate: è un segno che mi accompagnerà credo per tutta la vita.
2018: nasce "On my way to life".
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Perché
"On my way to life" è un progetto lungo una vita intera, come tutti i miei percorsi artistici.
Ci muoviamo, da un posto ad un altro, tutti i giorni, tutto l'anno, tutta una vita.
Io lo faccio a piedi, con una media di almeno quindici chilometri al giorno.
Ho iniziato a fotografare tutto quello che trovavo in questi tragitti: incontri casuali, fuori da ogni controllo o volontà. Gli oggetti diventavano delle strane coincidenze ed aumentavano di numero.
Ho iniziato a parlare con le persone che incontravo: c'erano vite da ascoltare.
Ho iniziato ad osservare, perché i gesti e le azioni sono molto più sinceri delle parole.
A volte le persone parlano attraverso gli oggetti, a volte sono gli oggetti a raccontarsi.
Ho iniziato a parlare con le persone che incontravo: c'erano vite da ascoltare.
Ho iniziato ad osservare, perché i gesti e le azioni sono molto più sinceri delle parole.
A volte le persone parlano attraverso gli oggetti, a volte sono gli oggetti a raccontarsi.
"On my way to life" è la ricerca di magia, bellezza, senso.
Nasce da un dato di quella realtà che disarma ogni immaginazione.
E attraverso racconti brevi si spinge in mondi possibili, alla ricerca di senso.
E attraverso racconti brevi si spinge in mondi possibili, alla ricerca di senso.
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